ECO GIOIELLI DA AMARE

Noccioli di frutta, lattine di alluminio e ritagli di tessuto.  Se per qualcuno sono solo rifiuti, per altri sono fonte di ispirazione 

Dai diamanti non nasce niente, dalla natura nascono gioielli. Noccioli di frutta che diventano collane, foglie di canapa originali bracciali e gusci di conchiglia orecchini davvero chic. Sono solo alcuni dei materiali che la natura offre e che possono essere trasformati in splendidi gioielli da indossare al mare o sfoggiare in vacanza. Potenziali rifiuti come scarti alimentari, vetro e alluminio, ritagli di tessuto vengono sapientemente lavorati per creare pezzi unici che riescono a raccontare vere e proprie storie. In estate a volte basta una t-shirt e una gonna lunga o un abito bianco passepartout per uscire di casa al volo, ma quello che non può assolutamente mancare è quel tocco di femminilità che solo un gioiello sa dare. Tutto il comparto della moda da anni guarda nella direzione del riciclo e della sostenibilità e il settore del bijoux non poteva essere da meno. E non stiamo parlando di lavoretti fatti con bottiglie plastica o carta riciclata, ma di veri e propri manufatti dal design originale che non hanno niente da invidiare ai più conosciuti articoli di gioielleria, anzi hanno qualcosa di più prezioso: l’attenzione per l’ambiente. Sì perché la moda sostenibile è anche molto bella.

Bijoux realizzati con materiali di riciclo

Bracciali, collane, anelli, cavigliere e orecchini realizzati senza spendere un euro.

I materiali che abbiamo utilizzato per realizzare i nostri prodotti sono plastica ,rame ,pietre di murano.

Il successo degli eco gioielli

Potenziali rifiuti come scarti alimentari, elettronici, vetro e alluminio, ritagli di tessuto, noccioli di frutta, foglie di canapa e gusci di conchiglia diventano collane, bracciali e orecchini davvero chic. Questi sono solo alcuni dei materiali che possono essere trasformati in splendidi gioielli. Vengono lavorati infatti, da artigiani e designer per creare pezzi unici con delle inconfondibili storie. La moda da anni guarda nella direzione del riciclo e della sostenibilità e il settore dei gioielli non poteva essere da meno. Pertanto, anche alla New York City Jewelry Week, quest’anno, l’attenzione è focalizzata sulla sostenibilità di spille, collane, bracciali e orecchini che prendono forma da materiali inaspettati. Questi sono veri e propri manufatti dal design originale che rispetto ai tradizionali articoli di gioielleria, hanno qualcosa di più prezioso: l’attenzione per l’ambiente.

LE 3 R

Di fronte a una produzione di rifiuti in continuo aumento, non è pensabile di riuscire a eliminarli totalmente, dato che fanno parte integrante dei cicli di produzione e di consumo. E’ però possibile limitare la produzione dei rifiuti e il danno che recano all’ambiente con azioni individuali e collettive. Per limitare la produzione dei rifiuti, sono state individuate alcune possibili soluzioni, note come la strategia delle “tre erre”: RidurreRiutilizzareRiciclare.

Ridurre i consumi
Per produrre meno rifiuti la prima cosa da fare è consumare meno. Per esempio è possibile ridurre gli imballaggi (carte, scatole, confezioni ingombranti, ecc.) che hanno il solo scopo di attirare l’attenzione del consumatore.
Riutilizzare le merci
Occorre provare a riutilizzare il più possibile ciò che si acquista, invece di scartare subito oggetti che magari non hanno ancora concluso il loro ciclo di utilità.
Riciclare
Occorre riciclare ossia raccogliere, rielaborare, commercializzare e riutilizzare materiale precedentemente considerato un rifiuto.
Per riciclare i rifiuti bisogna utilizzare un sistema di raccolta differenziata che selezioni già a partire dalle abitazioni o dalle industrie, le componenti recuperabili: umido, carta, vetro, plastica e alluminio.
Molti sono i vantaggi del riciclo:
permette di ridurre la quantità di rifiuti da smaltire
permette di ridurre il prelievo di materie prime dall’ambiente naturale
permette di ridurre il consumo energetico derivante dalla trasformazione delle materie prime
permette di guadagnare denaro con la vendita del materiale riciclato alle industrie che lo rielaborano.

Agenda 2030


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.